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Come sei?

Come sei? (Poesia estemporanea)   Come sei a casa? Come sei a lavoro? Come sei sul web? Come sei sul palco? Come sei al telefono? Come sei su whatsapp? Come sei col produttore? Come sei da solo? Come sei in compagnia? Come sei con l'editore? Come sei col tuo partner? Come sei in un intervista in tv? Come sei con gli amici? Come sei coi tuoi genitori? Come sei con il datore di lavoro? Come sei come leader di un gruppo? Come sei come capofamiglia? Come sei quando vai a fare la spesa? Come sei quando vai in vacanza? Ma soprattutto, dove ti piace stare maggiormente?

La delega

Sto pensando che siamo costretti a guardare una partita di morte e distruzione, a metterci il pensiero, a fare le dovute differenze, per fortuna non dovendola subire direttamente. Ma non so se è una cosa da cittadini del mondo consapevoli, forse sì, perché non si finisce mai di imparare la storia, le cause, gli effetti, le ragioni, gli interessi in campo, le grandi sviste, le manipolazioni a danno dell'opinione pubblica, l'ipocrisia dei politici... di fatto sembra non esserci più una delega democratica valida, una delega intellettuale valida. Però, che partita terrificante, pensarla quotidianamente. La nostra agenda pubblica di argomenti e comune è fatta di guerra, eserciti, morte, cronaca nera, pandemie, crudeltà, di parole e scelte di pochi malefici personaggi, al comando di molte cose del mondo... poi dice che uno si butta a sinistra come diceva Totò.

Esserci sul web

Stavo pensando che internet e i social portano con sè desideri, azioni e volontà nuove e anche in continua evoluzione. Faccio un esempio: voglio più commenti, poi voglio meno commenti, più messaggi, meno messaggi, di questo tipo o di quell'altro tipo. Voglio fruire di contenuti di questo tipo, più musica, più controinformazione, più gossip, etc. Voglio pubblicare, non voglio pubblicare più, voglio stare su facebook, no, voglio stare sul mio blog, voglio partecipare a dei forum interessanti e utili, voglio solo guardare. Adesso c'è anche l'intelligenza artificiale, quindi voglio sapere in sintesi questo argomento, voglio trovare un modo per gestire questa parte del mio lavoro, cose così. Sono desideri del tempo libero, della nostra attività lavorativa, delle nostre passioni sociali, politiche, di partecipazione, di critica. Però, tutto spesso con un peso e un ruolo diverso e nuovo che in passato, nella vita reale-territoriale. Anche le delusioni e le soddisfazioni hanno un p...

La comunicazione politica

La comunicazione politica televisiva ma anche della carta stampata è fatta molto spesso di frasi fatte, come nella pubblicità. È sempre stata così la politica, tranne forse nei dibattiti delle vecchie sezioni di partito o nelle segreterie nazionali. Ma negli ultimi decenni siamo quasi esclusivamente alluvionati da frasi fatte su tema guerra, sicurezza, immigrazione, pandemia, tasse, povertà, salute, pensioni, salari, etc. Il problema non sono le frasi fatte di per sè ma cosa c'è eventualmente dietro alle frasi fatte della "politica cantante". C'è un'elaborazione complessa e articolata di problemi e soluzioni? Oppure più che altro solo uno stimolo emotivo per gli elettori dei vari schieramenti, per raccogliere voti? Provate a fare l'elenco dei refrain principali che vi vengono in mente negli ultimi anni, l'elenco dei simil slogan televisivi e giornalistici e valutate voi stessi il livello di approfondimento offerto da politica e stampa. A me sembra che i pe...

Satira psicanalitica

Quando l'Io va in crisi irrompe l'Es, l'inconscio, oppure governa la regola ferrea del Super Io. Cosa manda in crisi l'Io? La complessità per esempio oppure il traffico nell'ora di punta oppure una necessità evolutiva verso un nuovo Io, comunque è importante non farsi rompere l'Io da scocciatori o manipolatori vari. Il mio Io me lo manipolo da solo benissimo oppure me lo faccio manipolare per amore. (Satira psicanalitica)

Qualcosa di meglio

Per costruire qualcosa di meglio, si fa un bilancio di quanto realizzato e si propone qualcosa di nuovo. Vale per le singole persone, per gruppi settoriali e per intere società. Ci vuole un po' di tempo ma ne vale la pena. O no?

Crescere culturalmente

Come cresce il pensiero, la comprensione dei fatti sociali e la capacità di fare, di affrontare problemi personalmente e collettivamente? Come cresce la propria cultura generale e quella specialistica di gruppi e persone? Semplici domande, a cui ognuno da una sua risposta con un proprio comportamento nel tempo.