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Lo sguardo poetico

Il nostro orecchio si abitua, si conforma sugli ascolti di moda. Per esempio, il mio orecchio era abituato al suono della tv, dell'impianto hi fi, al suono della musica pop italiana e internazionale. Però, il jazz mi incuriosiva, alcune vecchie registrazioni, alcuni vecchi stili mi piacevano, come quello di Thelonious Monk. Certo, poi mi sono innamorato di Keith Jarrett e dei dischi perfetti della ECM, però ormai so ascoltare con viva curiosità e piacere anche cose come Monk in piano solo. La poesia non migliora e non peggiora, è sempre diversa, evolve, ma la poesia è poesia, sempre. Lo sguardo del poeta sulle cose del mondo è uno sguardo particolare, contemplativo, sentimentale ma non si vive di sola poesia, noi tutti non siamo solo poesia, come sensibilità, anche se la poesia è molto importante a completamento della vita. :) Brano consigliato: Thelonious Monk - Well you needn't - Solo piano (1954)

Previsioni personali

Ho molti dubbi sul 2026 e anche il 2026 su di me, penso io. Non ebbi dubbi solo sul mio lavoro di web marketing specialist, cominciato nel 2014 e proseguito sul blog e con lo studio, anche senza clienti in anni recenti. Poi, sulla musica ho veramente tanti dubbi, sulla possibilità di farla insieme ad altri per divertimento o addirittura per lavoro, anche nel futuro mi sa che sarà molto difficile, per mio disinteresse e scarsa applicazione, ma come passione musicale privata mai avuto dubbi. :)

Il mondo nuovo

Ma poi, un mondo nuovo, si costruisce o si aspetta? Oppure si rappresenta con la propria vita, semplicemente. Oppure bisogna metterla in politica, per forza? E se fossi già vecchio? In tutti i casi, non mi resta che guardarmi intorno e essere me stesso. O no? Canzone consigliata: Il mondo nuovo - Neffa.

Irragionevole

Speriamo che si tirano la corrente per sempre a chi produce armi e armamenti, a chi li vende e a chi li acquista, per qualsiasi motivo lo faccia. Buongiorno!

Come sei?

Come sei? (Poesia estemporanea)   Come sei a casa? Come sei a lavoro? Come sei sul web? Come sei sul palco? Come sei al telefono? Come sei su whatsapp? Come sei col produttore? Come sei da solo? Come sei in compagnia? Come sei con l'editore? Come sei col tuo partner? Come sei in un intervista in tv? Come sei con gli amici? Come sei coi tuoi genitori? Come sei con il datore di lavoro? Come sei come leader di un gruppo? Come sei come capofamiglia? Come sei quando vai a fare la spesa? Come sei quando vai in vacanza? Ma soprattutto, dove ti piace stare maggiormente?

La delega

Sto pensando che siamo costretti a guardare una partita di morte e distruzione, a metterci il pensiero, a fare le dovute differenze, per fortuna non dovendola subire direttamente. Ma non so se è una cosa da cittadini del mondo consapevoli, forse sì, perché non si finisce mai di imparare la storia, le cause, gli effetti, le ragioni, gli interessi in campo, le grandi sviste, le manipolazioni a danno dell'opinione pubblica, l'ipocrisia dei politici... di fatto sembra non esserci più una delega democratica valida, una delega intellettuale valida. Però, che partita terrificante, pensarla quotidianamente. La nostra agenda pubblica di argomenti e comune è fatta di guerra, eserciti, morte, cronaca nera, pandemie, crudeltà, di parole e scelte di pochi malefici personaggi, al comando di molte cose del mondo... poi dice che uno si butta a sinistra come diceva Totò.

Esserci sul web

Stavo pensando che internet e i social portano con sè desideri, azioni e volontà nuove e anche in continua evoluzione. Faccio un esempio: voglio più commenti, poi voglio meno commenti, più messaggi, meno messaggi, di questo tipo o di quell'altro tipo. Voglio fruire di contenuti di questo tipo, più musica, più controinformazione, più gossip, etc. Voglio pubblicare, non voglio pubblicare più, voglio stare su facebook, no, voglio stare sul mio blog, voglio partecipare a dei forum interessanti e utili, voglio solo guardare. Adesso c'è anche l'intelligenza artificiale, quindi voglio sapere in sintesi questo argomento, voglio trovare un modo per gestire questa parte del mio lavoro, cose così. Sono desideri del tempo libero, della nostra attività lavorativa, delle nostre passioni sociali, politiche, di partecipazione, di critica. Però, tutto spesso con un peso e un ruolo diverso e nuovo che in passato, nella vita reale-territoriale. Anche le delusioni e le soddisfazioni hanno un p...