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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Sintonizzarsi sul canale che mi piace di questa realtà

Qual è il dono, il premio, il giusto in questa situazione? Cambio canale! Qual è la punizione, il peccato, lo sbaglio in questa situazione? Cambio canale! Qual è l'idea interessante, da capire, da pensare, da elaborare in questa situazione? Ecco, questo è il lavoro che mi piace! Meno sentimento e più ragionamento! Più ironia e meno coinvolgimento! Pensare con sensibilità!

Le città

Le città sono navigabili da ogni persona come un lupo solitario in un bosco semisconosciuto, in cui ci sono solo alcuni amici e dei segnali urbani e sociali da interpretare con la propria sensibilità. Ogni città o territorio può anche essere percorso in gruppo o come parte di una comunità professionale, comunque alla maniera di un equipaggio di un carrarmato sigillato o quasi, o un sommergibile completamente impermeabile e in assetto di guerra per difendersi e attaccare a suon di idee, soldi, progetti o proprio con obiettivi e esiti distruttivi di fiducia e capitale sociale. Oppure si può essere individualmente/collettivamente come un autobus privato o del servizio pubblico, che ha i suoi momenti di aperture e chiusure, i suoi percorsi, i suoi autisti (anche un'idea può fare da guida), il suo stile (di lusso, gratis, economico) e le sue possibilità evolutive dovute alle dinamiche al suo interno. Alcune professioni, alcune comunità professionali o attività personali dovrebbero esser

Raccontarsi una storia

Che mi racconto oggi? Dunque, vediamo, una storia vera, anzi verosimile, una storia possibile. Mi racconto che sono uno scrittore famoso di trentacinque anni, che ha venduto centomila copie di un libro che parla di sentimenti, di sesso, di amore di coppia insomma. Invece, sono un uomo di cinquantuno anni che considera il mondo della editoria industriale alquanto problematico e che scrive solo per imparare un gioco nuovo e per condividere idee. Anche questo è un lavoro, cioè un impegno, giocare è un impegno che non bisognerebbe mai dismettere a lungo. Mentre la professione, il mestiere che noi in genere chiamiamo anche lavoro non può essere un gioco. Ma vi sembra che i calciatori giochino? Oppure che gli attori giochino, magari ogni tanto gli capita di farlo ma con la carriera non si può giocare, è pericoloso perché si rischia di entrare in un sistema solo per restarne ai margini, per esempio come lo scrittore Charles Bukowski e tanti altri che hanno testimoniato a caro prezzo al grande

Utopie

Per i programmi elettorali non vi distraete con spinte utopistiche, futuristiche: rapporto con l'ambiente, con la tecnologia, modelli organizzativi di produzione e/o familiari. Riguardatevi un attimo i principi fondamentali della Costituzione italiana, pure la Carta dei diritti fondamentali dell'uomo. Se vi state a casa invece di presentarvi alle elezioni meglio ancora.

Discernere e rappresentare per tutti

Contare: trova il numero che rappresenta la quantità di osservazioni uguali o la ripetizione di un evento osservato, un tipo, un oggetto, un fenomeno, una situazione. L'hai visto pure tu? Misurare: rappresentare quantitativamente, con un numero, una caratteristica di un oggetto, di un fenomeno, usando un'unità di misura adeguata, trova il risultato numerico confrontando l'unità di misura con la caratteristica dell'oggetto, del fenomeno. Ma che c'entra il metro con l'elettricità? Comparare: trova tutte le differenze che vuoi o tutto ciò che accomuna secondo te due fenomeni, due cose, tanto sono uniche. Per me sono uguali. Classificare: metti insieme e separa dal resto le cose uguali secondo il criterio, la caratteristica che hai scelto di osservare o di cercare negli oggetti o fenomeni in questione. Che c'è ne facciamo di questi gruppi di cose diversi? Ordinare: fai una bella classifica secondo il criterio scelto oppure secondo più criteri contemporaneamente,

I file pdf dei miei racconti

Un nuovo racconto di 20 pagine per immaginare nuove imprese, con un po’ di riflessione sociale e ironia. Mi fa piacere se avete il tempo di leggere, cerco occasioni come autore e condivisione di idee. Cliccando, scaricate i pdf sul vostro computer o cellulare.  Sono testi registrati su patamu.com e coperti da copyright, per difendermi da eventuali utilizzi molto speculativi e non autorizzati da parte di terzi, cosa che non credo possa accadere, però quando si condividono ampiamente i propri contenuti sul web forse meglio fare così.  Mentre sono contento se i miei testi, ma anche la mia musica, vengono utilizzati, condivisi anche senza mia autorizzazione da altri, in pubblico o in privato, se poi me lo raccontate sono più contento. È come cantare una canzone di un altro, non ci dovrebbe essere neanche il problema dell'autorizzazione. Se poi vi serve un mio consenso all'utilizzo, potete contattarmi a questa email: massimopizzo7@gmail.com Ecco i link che scaricano in automatico i

Bellezza

L'idea di bellezza è stata forzata su poche dimensioni che neanche hanno sempre a che fare con l'essere attraenti ma più con l'essere in ordine. Bisognerebbe impegnarsi a ripensare la bellezza, a ritrovare un erotismo più sottile, per essere attratti da una estetica non banalizzata, per le donne ma anche per gli uomini. 8 agosto 2022 Mi è capitato di ripensare un po' la questione della bellezza, di cosa possa essere e invece di cosa si tende a credere nelle opinioni che condividiamo. Una lettura molto interessante per me è stata Politica della Bellezza di James Hillman, letto più volte anche se sul tema ho letto altro come per esempio Il Senso della Bellezza di George Santayana. Comunque, fidandomi della mia cultura generale che non è solo scolastica e universitaria ma anche molto alimentata dalla ricchezza della cultura audiovisiva contemporanea, ho aggiunto alcuni concetti per esplorare alcune delle declinazioni possibili della bellezza che comunque ho pensato di far

Le classi sociali

I capitalisti, i borghesi, i proletari. I colletti bianchi, gli operai, i proletari. I produttori, gli assistiti, i proletari. I bravi, gli incapaci, i proletari. Quelli che stanno bene, quelli che stanno male, i proletari. Gli onesti, i disonesti, i proletari. Gli istruiti, gli ignoranti, i proletari. Gli svegli, i dormienti, i proletari. I disobbedienti, gli obbedienti, i proletari. I conservatori, i progressisti, i proletari. Chi ha, chi non ha, i proletari. Chi è, chi non è, i proletari. Chi fa, chi non fa, i proletari. Gli individualisti, i familisti, i proletari. I democratici, gli antidemocratici, i proletari. etc. etc. Chi sono oggi i proletari? Quelli che hanno poca o nessuna opportunità di autodeterminarsi: i clandestini, i senzatetto, persone di qualsiasi età, sesso, etnia che possono fare pochissime cose o nulla per migliorare la loro condizione di partenza, per diventare autonomi e alla quale uno Stato civile dovrebbe riconoscere dei diritti di cittadinanza, individuali, d

Il menù del mondo

  Il menù del mondo Mille città Mille lavori Mille abilità Mille luoghi Mille case Mille panorami Mille pianeti Mille anni Mille morti Mille rinascite Mille vite Mille attimi Mille amori Mille dolori Mille facce Mille forme Mille problemi Mille soluzioni Mille battaglie Mille riposi Mille partenze Mille ritorni Mille solitudini Mille incontri Mille errori Mille stronzate Mille stupidità Mille intelligenze Mille apprendimenti Mille tradimenti Mille abbracci Mille figli Mille padri Mille madri Mille amici Mille nemici Mille codici Mille lingue Mille epoche Mille misteri Mille sensi Mille sentimenti Mille percezioni Mille intenzioni Mille fallimenti Mille ricordi  un caffè e un bicchiere d’acqua va bene grazie.

Disegni e scarabocchi

Circa 20 anni fa ho fatto questo disegnino, avevo più o meno 25 anni, ero a Roma e facevo il servizio civile. I giovani, io non centro, hanno bisogno di vento per spiccare il volo, di sentire che c'è qualche possibilità, qualche battaglia sensata da combattere, per se stessi soprattutto oltre che per gli altri. Dubito però che il clima culturale e economico possa fornire stimoli di questo tipo. Restano poche strade praticabili e un muro di gomma di retorica vuota da cui non farsi distrarre.  

Conoscersi 3

Ogni parola può resettare la nostra osservazione della realtà, ogni luogo e ogni persona può renderci sensibili all’acquisizione di alcuni elementi di realtà, oltre che aprirci verso alcune idee, concetti, questioni e non altre. Siamo come un processore che acquisisce dati attraverso i sensi e i suoi orientamenti che sono programmabili ed emettiamo segnali verbali, corporei, chimici dopo una rielaborazione che può essere attiva e passiva, consapevole o inconsapevole, immediata o meditata... Ce rutto o cazz, break a canale, break a canale. Ma che centra, che stai dicendo? Stai forse tentando di contrapporti con uno shock di significati al mio tentativo di attrarre la tua attenzione e allo stesso tempo di spostarti e di spostare me in un altro campo dimensionale e percettivo?  Non lo so, può essere, però ce rutto o cazz!

Conoscersi 2

A volte penso che siamo attorniati da relazioni che cominciano per motivi strumentali, altre volte relazioni con vecchi amici possono diventare così,  ci si vede solo per fare un certo tipo di cosa, per un obiettivo concordato. Va bene, che male c'è se si comincia perché le nostre aziende ci hanno detto di incontrarci per motivi di lavoro. Poi dipende da noi, come proseguire... a volte l'azienda peggiore siamo noi stessi. 🙂

Conoscersi

Ma tu sei veramente un tipo alternativo o sei invece uno di quelli a corrente alternata?  No, io vaco proprio a vient!  Un'ambientalista??  Più o meno. Comunque io sono una tipa religiosa, tradizionale, intendo.  A meno male, così almeno non fai confusione tra bene e male.  E tu?  No, io ho scelto il bene.

Un'idea generatrice

È bello ma non funziona, la scoperta dell’acqua calda, è una buona idea ma non c’entra niente, ma che c’azzecca. Quando a qualcuno viene un’idea per fare qualcosa nel mondo dell’arte, dell’impresa, ci può essere un repertorio abbastanza ampio di reazioni nel gruppo. Ma quando l’idea ha una sua ragionevolezza, ha una certa aderenza al territorio nel quale si dovrebbe attuare, allora qualcosa si muove o si può muovere. Le idee vanno lavorate, condivise, affinate, elaborate, specificate e ripensate ma se qualcosa si muove allora l’idea di partenza è una buona idea, generatrice di innovazione. Tutto sommato una buona idea è sempre la scoperta dell’acqua calda ma non è sempre facile arrivarci.

La lista della cultura

- Ci vediamo stasera allora? - Si, chi porta il vino? - Gino porta il vino. - Chi porta la cultura, chi ha fatto la lista della cultura? - Pino, l'ha fatta Pino la lista culturale, ha detto che stasera porta: la Costituzione, lo slogan Libertè, Egalitè, Fraternitè, il primo volume di Economia e Società di Max Weber e un atteggiamento leggero, che lui non ce lo fa mai mancare questo elemento culturale. - Ottimo, se nessuno ci ha pensato, io porto un po' di cultura della partecipazione sociale, porto un dibattito... - No, ma non ti preoccupare, piuttosto porta qualcosa da mangiare, che è pure meglio per partecipare.

Innovazione

Nei nostri modelli di vita, di lavoro, produzione e consumo sono molto importanti tre questioni: l’innovazione, l’allucinazione e la speculazione. L’innovazione di per sè è quasi sempre auspicabile, affascinante, importante, anche rischiosa ma comunque resta un fattore importante per condurre a miglioramenti della qualità della vita. La buona innovazione, la buona sperimentazione viene però spesso compromessa o rallentata da allucinazioni positive o negative, da valutazioni, immagini e riflessioni errate sia personali sia collettive (cittadini, politici, categorie professionali), sia nella vita privata sia in quella pubblica. Le periodiche possibilità di innovazione che si presentano vengono così molto spesso  misteriosamente sopravvalutate o sottovalutate nella loro utilità, pericolosità, importanza. Ma soprattutto un’idea, un prodotto innovativo, un modello organizzativo della vita privata o professionale, un’innovazione tecnologica, con il suo potenziale impatto positivo sulla socie