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A chi lo dico?

I social network sono la soluzione nuova a un vecchio problema di comunicazione e espressione delle persone: 
A chi lo dico? Con chi parlo di questo argomento? Se non trovo la persona giusta, a cui interessa, con chi condivido queste idee?
Nella società industriale, del consumismo, non tutti i prodotti creano bisogni fittizi o soddisfano desideri aleatori e passeggeri.
Facebook ma prima ancora i forum e i blog hanno realizzato una possibilità espressiva nuova, ma il bisogno esisteva da prima ed era difficile dargli sfogo facilmente, quello di esprimere le proprie idee in pubblico senza un interlocutore preciso, senza avere il problema di trovare il posto, le persone e il momento giusto per farlo. Qualcosa di simile alla parola sui social si poteva fare solo con modalità simili  all'angolo di Hide Park, dove chiunque poteva parlare ai passanti di qualsiasi argomento.
Qualche buon amico con cui uscire e una pagina social per rivolgersi a un pubblico sul web, bastano ai nostri bisogni di base di espressione, di confronto specchiandoci con un altro generico e indefinito, e a capire ancora meglio il potere e la debolezza delle parole, del consenso, dell'informazione, delle opinioni, delle conoscenze generali e settoriali, delle differenze, della tolleranza. A me i social piacciono molto anche se possono essere impegnativi e faticosi. :)


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Opacità

Opacità delle parole Opacità dei desideri Opacità dei comportamenti Opacità delle situazioni Opacità della vista Opacità degli obiettivi Opacità del cielo Opacità dei progetti Opacità delle idee Opacità dei sentimenti Opacità delle sensazioni Opacità degli schieramenti Opacità degli interessi Opacità delle giornate Opacità dei racconti Quanta opacità, quasi quasi vado a guardà! :)

Disegni 1996 circa

Disegnare liberamente è come fare una piccola mappa, un'instantanea della nostra mente. Ogni disegno liberamente realizzato è anche una mappina della mente, anche nel senso che la pulisce dalle immagini nascoste dentro di noi. È uno degli scopi dell'arte, fare pulizia nel proprio inconscio (satira), vabbè diciamo esplorarlo.

Cause ed effetti

Tutto è in azione reciproca con tutto (George Simmel) ma a seconda di quale fenomeno vogliamo "spiegare" possiamo fare riferimento a un sistema di cause necessarie e sufficienti, a un sistema di cause prevalenti, insomma, abbastanza esaustive per spiegare un fenomeno di qualsiasi tipo. Il che non vuol dire che non concorrano altre cause a spiegare un fenomeno, il comportamento nostro, degli altri, i fenomeni ambientali, sociali, geologici, astronomici, emotivo-sentimentali, di pensiero, del nostro corpo, di un gruppo, azienda, cittá, etc. Quindi il compito di chi vuole cercare spiegazioni, il cui obiettivo principale è apprendere le tecniche e le capacità di fare, di acquisire un potere relativo su quel fenomeno, anche per  esercitare il proprio libero arbitrio, è ricercare il sistema di cause prevalenti di ogni fenomeno o comportamento, sapendo che esistono cause fuori la nostra portata, esiste il libero arbitrio altrui e che il tutto comunque non è un sistema di cause stabi