Focalizzare la propria vita o le proprie attenzioni esclusivamente, o quasi, verso le grandi concentrazioni di potere, economico, politico (democratico e non), culturale mi sembra quasi come trasformarsi in un capitano Achab, che vuole catturare a tutti i costi la balena del potere e finisce per sprofondare con essa:
https://it.wikipedia.org/wiki/Capitano_Achab
Il livello complessivo di sviluppo delle nostre società ormai qualche spazio ce lo dà per vivere la nostra vita, senza isolarci, ma partecipando ai processi economici, culturali e politici collettivi in maniera positiva, creativa, progressista. E le grandi concentrazioni di potere, per lo più dannose e distruttive, bugiarde, purtroppo, cominciano a sembrare sempre più una sopravvivenza di epoche passate, (le cosiddette caste oppure il cosiddetto estabilishment autoreferenziale) quello degli imperi, dei colossi produttivi passati. Una balena pericolosa da tenere d'occhio, in un mare sterminato di persone che spesso può vivere senza di questi poteri o nonostante questi poteri.
In una società ideale, utopistica le posizioni di potere centrale, le classi dirigenti, dovrebbero essere quelle dove si dà un esempio di riduzione dell'orario di lavoro, tanto per cominciare. Ma che si può fare nonostante questo spettacolo brutto e dannoso del potere? Tante cose, coltivare la propria intelligenza, prima di tutto.
Opacità delle parole Opacità dei desideri Opacità dei comportamenti Opacità delle situazioni Opacità della vista Opacità degli obiettivi Opacità del cielo Opacità dei progetti Opacità delle idee Opacità dei sentimenti Opacità delle sensazioni Opacità degli schieramenti Opacità degli interessi Opacità delle giornate Opacità dei racconti Quanta opacità, quasi quasi vado a guardà! :)
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