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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

Il guru

Fai attenzione a cosa vuoi tu (volontà), a chi prende la tua attenzione (manipolatore) e soprattutto a cosa prende la tua attenzione (destino). (Massimosho il guru). 

Distinzioni politiche

Penso che la distinzione destra e sinistra possa essere utile solo se accoppiata ad una serie di altre parole, ne faccio un elenco parziale a titolo di esempio per la sinistra ma si può fare anche con la destra ed è una classificazione personale che comunque serve ad andare poco oltre gli stereotipi: Elettore di sinistra Intellettuale di sinistra Attivista di sinistra Imprenditore di sinistra Artista di sinistra Iscritto a partito di sinistra Miliardario di sinistra Commerciante di sinistra Leader di sinistra Impiegato di sinistra Operaio di sinistra Povero di sinistra Però anche così si rischia di rimanere ancorati più al passato che al presente. Personalmente e paradossalmente penso che adesso siamo quasi tutti abbastanza borghesi e che possediamo qualche minimo mezzo di produzione, ancora insufficiente però, auto, computer, competenze, casa e penso che ci siano troppi poveri assoluti e per troppo tempo o per tutta la vita. Quindi sono per il reddito universale e la riduzione dell...

Domande retoriche

Ma perché i politici pensano di non dovere fare riferimento, nel loro lavoro, ai progressi delle scienze economiche e sociali, alle scienze politiche, storiche e organizzative, ai progressi dei sistemi di informazione e comunicazione, ai diritti fondamentali dell'uomo, a più di cento anni di psicanalisi, alla poesia, alle arti, alla distinzione tra fatti e opinioni, alla distinzione tra benessere e malessere, tra libertà e costrizione, alla distinzione tra evoluzione e regressione personale e dei sistemi sociali, non distinguendo tra scienze e tecniche della vita e della morte. Perché i politici sono esentati dalla riflessione collettiva e storica sul senso di giustizia, di bellezza, di progresso, di uguaglianza, di benessere. Chissà perché sono esentati o autoesentati da tutto questo?!

Lamentarsi

A parte le responsabilità e i doveri che la vita a volte ci impone, i nostri e altrui percorsi di transizione, e le sue difficoltà, trovo che lamentarsi spesso sia il segno che quel lavoro o quella situazione non fa per noi, che quell’impegno non è la nostra missione, la nostra strada, non lo è ancora, o forse non lo sarà mai.

Poesia

Accompagnati Ci accompagnano le stagioni i cambiamenti di questa epoca gli istinti innati e qualche dote speciale ma il problema che resta per molti è non sapere di essersi persi e avere paura di essere se stessi.