Passa ai contenuti principali

Giornate a 4 tempi

Il tempo delle giornate può essere suddiviso in quattro componenti: il lavoro retribuito, gli impegni che non possiamo eludere (impegni familiari, amicali, professionali o sociali), gli impegni o carichi di lavoro che ci scegliamo molto volontariamente (lo studio di qualsiasi tipo, fitness, viaggi, uscite in compagnia programmate, etc) e il tempo libero, che è quello durante il quale ci guardiamo un po' intorno, da soli o in compagnia e che, in genere e purtroppo, è abbastanza raro. 

Il tempo libero me lo ricordo abbondante per esempio quando finivo i compiti di scuola e scendevo per citofonare a un amico, senza un'intenzione preventiva precisa. Oppure quando ancora adesso accendo un po' la televisione, oppure quando guardo per alcuni minuti tra gli scaffali di casa, per osservare oggetti e libri che possiedo da anni. Il tempo libero è quello che trascorri una sera con un amico, senza aver fatto nessun programma al telefono.

Il tempo libero è fatto da quei rari momenti in rare giornate in cui ti chiedi... e adesso che cazzo faccio?! E prosegui per un po' con un'attività qualsiasi, senza senso, con un pò di felicità e un po' di imbarazzo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Opacità

Opacità delle parole Opacità dei desideri Opacità dei comportamenti Opacità delle situazioni Opacità della vista Opacità degli obiettivi Opacità del cielo Opacità dei progetti Opacità delle idee Opacità dei sentimenti Opacità delle sensazioni Opacità degli schieramenti Opacità degli interessi Opacità delle giornate Opacità dei racconti Quanta opacità, quasi quasi vado a guardà! :)

Disegni 1996 circa

Disegnare liberamente è come fare una piccola mappa, un'instantanea della nostra mente. Ogni disegno liberamente realizzato è anche una mappina della mente, anche nel senso che la pulisce dalle immagini nascoste dentro di noi. È uno degli scopi dell'arte, fare pulizia nel proprio inconscio (satira), vabbè diciamo esplorarlo.

Cause ed effetti

Tutto è in azione reciproca con tutto (George Simmel) ma a seconda di quale fenomeno vogliamo "spiegare" possiamo fare riferimento a un sistema di cause necessarie e sufficienti, a un sistema di cause prevalenti, insomma, abbastanza esaustive per spiegare un fenomeno di qualsiasi tipo. Il che non vuol dire che non concorrano altre cause a spiegare un fenomeno, il comportamento nostro, degli altri, i fenomeni ambientali, sociali, geologici, astronomici, emotivo-sentimentali, di pensiero, del nostro corpo, di un gruppo, azienda, cittá, etc. Quindi il compito di chi vuole cercare spiegazioni, il cui obiettivo principale è apprendere le tecniche e le capacità di fare, di acquisire un potere relativo su quel fenomeno, anche per  esercitare il proprio libero arbitrio, è ricercare il sistema di cause prevalenti di ogni fenomeno o comportamento, sapendo che esistono cause fuori la nostra portata, esiste il libero arbitrio altrui e che il tutto comunque non è un sistema di cause stabi