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Leggo e scrivo cose

Penso di aver imparato a esprimermi con la scrittura attraverso varie tappe della vita in questi 51 anni, in relazione soprattutto alla mia esperienza di lettore ma penso anche a quella di ascoltatore di parole (tv, canzoni). 

 

Centinaia di fumetti dall’infanzia in poi, soprattutto Topolino da piccolo, anche se in casa c'erano anche i fumetti della Marvel, Tex Willer, Diabolik e Zagor, ricordo qualche numero del Corriere dei Piccoli, i Barbapapà. Adesso ho letto su Wikipedia che il giornalino che leggevo tutte le settimane è stato edito dalla Arnoldo Mondadori Editore fino al 1988, avrò smesso di leggerlo alla fine delle scuole medie? Non ricordo bene. 

 

Poi ho letto soprattutto Dylan Dog, della Bonelli penso proprio sul finire degli anni 80. Ma da metà anni 80 leggevo anche riviste dedicate ai computer e ai videogiochi domestici dell'epoca. 

 

Chiaramente c'è la lettura dei libri di scuola e soprattutto dell'università, Sociologia, in maniera più partecipata penso rispetto ai libri delle superiori. 

 

Dagli anni 90 in poi ho letto anche pò di saggistica di mia spontanea volontà, psicanalisi, spiritualità orientale e simili e un po' di racconti brevi. 

 

Negli anni 90 erano anche di moda i 100 pagine mille lire della Tascabili Economici Newton, c'era un po' di tutto, ne prendevo diversi con continuità e qualcuno poi non lo leggevo. Comuque mi ricordo di aver letto soprattutto alcuni classici dei grandi scrittori di racconti dell'800 europeo. 

 

Da quando ci sono i social scrivo e leggo anche sul web con molto piacere e interesse, ho un paio di blog e si è aggiunto di recente la scrittura in forma di dialoghi ironici, comici, di satira molto contemporanei, oltre allo storico impegno con la scrittura di testi per le canzoni. 

 

Ho una certa consapevolezza dei modi in cui sia possibile scrivere ma non mi viene di esprimermi con stili e mood che sono minoritari quantitativamente nella mia esperienza di lettore o poco aderenti ai miei desideri di lettore. Leggo ancora di tutto, più o meno con gli stessi interessi complessivi espressi finora ma come scrittore, o per meglio dire come persona che pratica la scrittura, mi esprimo attraverso un misto di analisi sociopsicologica, ironia e sentimento, con molta libertà e senza preoccuparmi molto degli errori.

 


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