Considerazioni generali sull'informazione politica

L'informazione ufficiale, anche non considerando la vera e propria manipolazione e propaganda, tipici dei monopoli, ha sempre sofferto di "errori" di sottoinformazione, distorsione informativa, disinformazione, tre difetti tipici. Il web dei blog e poi dei social ha aperto a un maggiore pluralismo, anch'esso oggetto di censura e manipolazione ma l'apertura c'è stata. Le "correzioni" valutative degli eventi pubblici, che in genere potevano avvenire solo grazie al lento lavoro delle comunità di storici, adesso possono esserci quasi in tempo reale, insieme comunque a una certa quantità di caos, conformismi, notizie o considerazioni anch'esse fuorvianti. Ma per fortuna qualcosa è cambiato, nel mondo dell'informazione pubblica. Resta un problema serio nell'ambito del mercato politico, dei sistemi elettorali e della sostenibilità del lavoro di politico, che soddisfano sempre meno elettori e attivisti e si manifesta con un voto liquido e tanta astensione, con un effetto di stallo nel cambiamento sociale positivo. La società e la coscienza sociale, comunque, evolvono, anche nonostante i contributi positivi e negativi della politica e dell'informazione, a volte in meglio, altre in peggio, come nel caso delle guerre e della corsa agli armamenti. I movimenti sociali o di controinformazione sul web possono dare un contributo ma è sempre la forma partito strutturato che può garantire una produzione legislativa migliore, e il cambiamento di qualità ha sempre bisogno di una sua lenta strutturazione sociale, innanzitutto. O no? (Considerazioni generali sull'informazione politica)

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