La lettura è studio e lo studio dovrebbe essere un lavoro piacevole. Gli editori e i librai allora dovrebbero pubblicizzare un metodo e un percorso di studio, e i relativi libri/autori, per argomento.
La domanda di partenza da fare al potenziale lettore e che i lettori dovrebbero farsi ogni tanto è: perché vorresti leggere e cosa vorresti leggere?
Quindi, in questi termini la questione non è pubblicizzare i classici, i romanzi, i saggi, i fumetti, etc. L'invito alla lettura che avvi o riavvi a un percorso di vendita per gli editori, e di lettura soddisfacente per chi cerca dei libri, non parte dall'ultima novità o dall'autore più di moda ma dalla proposta di un percorso di lettura/studio quasi su singolo argomento (area geografica, disciplina, tema, etc.) e che il singolo lettore deve trovare anche da sè, attraverso l'interesse vivo, attraverso una propria esigenza conoscitiva e/o piacere di fondo.
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