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Populismi

Mi sembra che la caratteristica dei populismi sia quella di fare grandi dichiarazioni che possono avere sfumature molto diverse, anche molto condivisibili e anche l'opposizione attuale mi sembra abbia questo tipo di problema. La differenza con l'opposizione storica del partito comunista è che questo raccoglieva voti e amministrava bene per anni intere regioni, fino agli anni 80. Dove è che adesso il PD governa bene? Il M5S governa bene o almeno offre soluzioni alternative? Sono tutti slogan, in genere per niente articolati, come quello sul salario minimo. La politica è si costruire consenso ma anche progettare, grazie a forti expertise, delle soluzioni regolative che generino benessere, soluzioni finanziarie e di comunicazione. Si potrebbe parlare di povertà e reddito universale, di mercato immobiliare, di servizi ambientali alle aziende pagate con le tasse, di microcredito, di formazione professionale, di modalità finanziarie e organizzative che riportino giustizia nel sistema sanitario, invece abbiamo solo leader populisti. Nel centro destra il problema è anche maggiore, ma le persone non votano più a milioni, ne il centro destra ne il centro sinistra, forse perché tutta la seconda repubblica è fatta fondamentalmente di populisti e non popolari che è un'altra cosa. Buona domenica a tutti! (Firmato Il populista buono).

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Perché ci informiamo?

Perché ci informiamo? Domanda apparentemente semplice, a cui possiamo dare una risposta altrettanto semplice, in apparenza: per capire e per decidere. Che cosa capire e decidere? Le nostre opinioni, i nostri atteggiamenti mentali e sentimentali e i nostri comportamenti pratici.  E così si capisce anche perché ci sia tanta attenzione sia democratica sia manipolatoria sull'informazione e sulle aziende pubbliche e private che la producono quotidianamente, anche sulle case editrici, sull'arte, la musica, le discipline scientifiche, il web.  Per fortuna c'è anche sempre la nostra esperienza di vita quotidiana, la nostra cultura urbana, tradizionale e innovativa, quella del nostro paese, dove viviamo e che ci fa può fare da baricentro concreto e culturale ma non è sempre così e non in tutte le epoche.

Lamentarsi

A parte le responsabilità e i doveri che la vita a volte ci impone, i nostri e altrui percorsi di transizione, e le sue difficoltà, trovo che lamentarsi spesso sia il segno che quel lavoro o quella situazione non fa per noi, che quell’impegno non è la nostra missione, la nostra strada, non lo è ancora, o forse non lo sarà mai.

Questioni identitarie o pratiche?

Per usare un eufemismo la politica contemporanea ci crea continuamente problemi di identità, di atteggiamento culturale, di schieramento identitario ma anche da un punto di vista teorico non è difficile rendere le cose un po' più articolate, comprensibili e accettabili, vi propongo 16 dimensioni espresse in maniera dicotomica... e anche così non è sempre facile capire dove ci si trova ma almeno si può cominciare a ragionare. Oppure provare a collocarsi, sempre come atteggiamento generale su un scala di 4 posizioni per ognuna di queste dicotomie: per niente-poco-abbastanza-molto. :) progressista-conservatore individualista-collettivista di destra-di sinistra centralista-federalista monarchico-repubblicano egualitario-elitario legalista-liberista moralista-permissivo intellettualista-sentimentale ambientalista-industrialista nazionalista-internazionalista occidentalista-terzomondista multilateralista-europeista identitario-multiculturalista per lo stato-per il mercato confessionale-m...