Questo avevi di bello
Questo aveva di bello il ceto più popolare di una volta, la libertà nella voce, nei comportamenti, nel corpo, nell'espressività, quasi fuori da ogni regola organizzativa. Questo aveva di bello la borghesia di una volta, la voglia di cambiare, di evolvere, di acculturarsi, di sperimentare le mode di costume, di organizzare, intraprendere e industriarsi. Questo aveva di bello l'aristocrazia borghese di una volta, l'eccentricità, l'alta cultura, l'eccellenza, la pigrizia, il distacco e l'unicità. Adesso, povero me, devo provare a salvarmi da solo, perché molto e andato perso in ogni ceto, in nuovi e vecchi conformismi repressivi della vitalità. E allora guardo, osservo e cerco di prendere il meglio, il bello dal passato, per guardare al futuro.
(Satira sociologica negativa)
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