Nei nostri modelli di vita, di lavoro, produzione e consumo sono molto importanti tre questioni: l’innovazione, l’allucinazione e la speculazione. L’innovazione di per sè è quasi sempre auspicabile, affascinante, importante, anche rischiosa ma comunque resta un fattore importante per condurre a miglioramenti della qualità della vita. La buona innovazione, la buona sperimentazione viene però spesso compromessa o rallentata da allucinazioni positive o negative, da valutazioni, immagini e riflessioni errate sia personali sia collettive (cittadini, politici, categorie professionali), sia nella vita privata sia in quella pubblica. Le periodiche possibilità di innovazione che si presentano vengono così molto spesso misteriosamente sopravvalutate o sottovalutate nella loro utilità, pericolosità, importanza. Ma soprattutto un’idea, un prodotto innovativo, un modello organizzativo della vita privata o professionale, un’innovazione tecnologica, con il suo potenziale impatto positivo sulla società o nella nostra vita privata, insomma tutte le possibilità di innovazione vengono distorte spessissimo da costanti tentativi di speculazione del grande capitale, da frequenti divieti espressi dalla morale pubblica e da nostri personali fantasmi interiori. Il risultato molto frequente di queste tre questioni che interagiscono tra di loro, innovazione, allucinazione (sia positiva sia negativa), speculazione economica è comunque che si finisce per innovare poco, con troppi errori, nella vita privata e nei grandi processi di cambiamento sociale possibili con la tecnologia, nei quali in particolare vince sempre una buona dose di speculazione sui consumi e sulla spesa pubblica.
Opacità delle parole Opacità dei desideri Opacità dei comportamenti Opacità delle situazioni Opacità della vista Opacità degli obiettivi Opacità del cielo Opacità dei progetti Opacità delle idee Opacità dei sentimenti Opacità delle sensazioni Opacità degli schieramenti Opacità degli interessi Opacità delle giornate Opacità dei racconti Quanta opacità, quasi quasi vado a guardà! :)
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