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Le città

Le città sono navigabili da ogni persona come un lupo solitario in un bosco semisconosciuto, in cui ci sono solo alcuni amici e dei segnali urbani e sociali da interpretare con la propria sensibilità. Ogni città o territorio può anche essere percorso in gruppo o come parte di una comunità professionale, comunque alla maniera di un equipaggio di un carrarmato sigillato o quasi, o un sommergibile completamente impermeabile e in assetto di guerra per difendersi e attaccare a suon di idee, soldi, progetti o proprio con obiettivi e esiti distruttivi di fiducia e capitale sociale. Oppure si può essere individualmente/collettivamente come un autobus privato o del servizio pubblico, che ha i suoi momenti di aperture e chiusure, i suoi percorsi, i suoi autisti (anche un'idea può fare da guida), il suo stile (di lusso, gratis, economico) e le sue possibilità evolutive dovute alle dinamiche al suo interno. Alcune professioni, alcune comunità professionali o attività personali dovrebbero essere un po' come un autobus, con le finestre per guardare dentro e fuori, le sue soste, la porta di ingresso, di uscita, con le sue conversazioni, i posti a sedere. Se alcune comunità professionali non hanno insomma una cultura ricca della condivisione, del dialogo negano un po' se stesse e la loro ragione sociale, che dovrebbe essere fatta di scambio, confronto, dialettica, libera espressione, piacere, divertimento. cooperazione. Mi riferisco al mondo dell'università e della ricerca pubblica, al mondo della musica e dell'arte in genere e a quello della politica democratica ma il discorso è estendibile a qualsiasi settore, lavoro, comunità o gruppo, se si vuole. Poi per fortuna ognuno fa quello che vuole, più o meno.

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Opacità

Opacità delle parole Opacità dei desideri Opacità dei comportamenti Opacità delle situazioni Opacità della vista Opacità degli obiettivi Opacità del cielo Opacità dei progetti Opacità delle idee Opacità dei sentimenti Opacità delle sensazioni Opacità degli schieramenti Opacità degli interessi Opacità delle giornate Opacità dei racconti Quanta opacità, quasi quasi vado a guardà! :)

Disegni 1996 circa

Disegnare liberamente è come fare una piccola mappa, un'instantanea della nostra mente. Ogni disegno liberamente realizzato è anche una mappina della mente, anche nel senso che la pulisce dalle immagini nascoste dentro di noi. È uno degli scopi dell'arte, fare pulizia nel proprio inconscio (satira), vabbè diciamo esplorarlo.

Cause ed effetti

Tutto è in azione reciproca con tutto (George Simmel) ma a seconda di quale fenomeno vogliamo "spiegare" possiamo fare riferimento a un sistema di cause necessarie e sufficienti, a un sistema di cause prevalenti, insomma, abbastanza esaustive per spiegare un fenomeno di qualsiasi tipo. Il che non vuol dire che non concorrano altre cause a spiegare un fenomeno, il comportamento nostro, degli altri, i fenomeni ambientali, sociali, geologici, astronomici, emotivo-sentimentali, di pensiero, del nostro corpo, di un gruppo, azienda, cittá, etc. Quindi il compito di chi vuole cercare spiegazioni, il cui obiettivo principale è apprendere le tecniche e le capacità di fare, di acquisire un potere relativo su quel fenomeno, anche per  esercitare il proprio libero arbitrio, è ricercare il sistema di cause prevalenti di ogni fenomeno o comportamento, sapendo che esistono cause fuori la nostra portata, esiste il libero arbitrio altrui e che il tutto comunque non è un sistema di cause stabi